Tutto quello che c’e’ da sapere sul codice ATECO relativamente alla tematica “sicurezza sul lavoro

Cos’è il codice ATECO?

Il codice ATECO è una classificazione alfa-numerica delle attività economiche. Sviluppato dall’ISTAT, permette di definire correttamente l’attività svolta dall’azienda.

La classificazione si articola in sei livelli, tutti identificati da un codice:

  1. alfabetico (sezioni);
  2. numerico a due cifre (divisioni);
  3. numerico a tre cifre (gruppi);
  4. numerico a quattro cifre (classi);
  5. numerico a cinque cifre (categorie);
  6. numerico a sei cifre (sotto categorie).

L’agenzia delle entrate definisce questa suddivisione come una “struttura ad albero” in quanto ognuno di questi livelli, partendo dal primo, raggruppa i precedenti. Si arriva a contare fino a 1226 sotto categorie.

Il codice Ateco è stato introdotto inizialmente con la normativa europea NACE, infatti, i livelli dal primo al quarto, sono i medesimi per tutti i paesi dell’Unione. Il quinto e sesto, invece, possono essere diversi di stato in stato per essere più vicini alle diverse realtà aziendali legate alla propria nazione.

 

Dove Trovo il Codice ATECO della mia attività?

È possibile evincere il codice Ateco azienda nei seguenti documenti:

  • certificato di attribuzione del numero di Partita IVA;
  • visura camerale;

Ricordiamo inoltre che il sito ISTAT, mette a disposizione uno strumento di ricerca che permette di individuare il proprio codice descrivendo la propria attività.

 

Perché il codice ATECO è importante quando si parla di “sicurezza sul lavoro”?

A partire dal 2012 le aziende sono classificate, in base al codice ATECO di appartenenza, a rischio BASSO o MEDIO o ALTO.

Il riferimento normativo è l’ACCORDO PER LA FORMAZIONE DEI LAVORATORI, ai sensi dell’articolo 37 comma 2 del D.Lgs 81/08, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale l’ 11/01/2012. Tale accordo rimanda nell’Allegato 2 (che trovi qui) all’individuazione delle macrocategorie di rischio e corrispondenze ATECO 2002-2007.

classificazione rischio ateco

Di seguito un breve riepilogo che riassume le macroaree per rischio aziendale:

  • Rischio BASSO

Commercio all’ingrosso e al dettaglio – Attività Artigianali (carrozzerie, riparazione veicoli, lavanderie, parrucchieri, pianificatori, pasticceri, ecc.) – Alberghi – Ristoranti – Assicurazioni – Immobiliari – Informatica – Associazioni ricreative, culturali, sportive – Servizi Domestici – Organizzazioni Extraterritoriali.

  • Rischio MEDIO

Agricoltura – Pesca – Trasporti, magazzinaggi, comunicazioni – Assistenza sociale NON residenziale  – Pubblica Amministrazione – Istruzione.

  • Rischio ALTO

Estrazione minerali – Altre Industrie Estrattive – Costruzioni – Industrie Alimentari ecc. – Tessili, abbigliamento – Conciarie, lavorazioni cuoio – Legno – Carta, editoria, stampa – Produzione e lavorazione metalli – Fabbricazione macchine, apparecchi – Meccanici – Fabbricazione macchine, apparecchi elettrici, elettronici – Autoveicoli – Mobili – Produzione e distribuzione di energia elettrica, gas, acqua – Smaltimento rifiuti –Industria chimica, fibre – Plastica – Sanità; Assistenza sociale residenziale.

 

Ogni rischio va a determinare la durata e i contenuti dei corsi da svolgere all’interno dell’azienda relativamente alla formazione secondo Accordi Stato Regioni (formazione specifica lavoratori e formazione e aggiornamento RSPP per Datori Di Lavoro). Nella tabella riportiamo le varie durate distinte per rischio:

RISCHIO DURATA – ORE
FORMAZIONE SPECIFICA LAVORATORI ALTO 12
FORMAZIONE SPECIFICA LAVORATORI MEDIO 8
FORMAZIONE SPECIFICA LAVORATORI BASSO 4
CORSO RSPP DATORI DI LAVORO ALTO 48
CORSO RSPP DATORI DI LAVORO MEDIO 24
CORSO RSPP DATORI DI LAVORO BASSO 16
AGGIORNAMENTO RSPP DATORI DI LAVORO ALTO 14
AGGIORNAMENTO RSPP DATORI DI LAVORO MEDIO 10
AGGIORNAMENTO RSPP DATORI DI LAVORO BASSO 6

Ti consigliamo la lettura del nostro articolo sulla figura RSPP per approfondimento.

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